Quest’oggi voglio spiegarti come pagare meno tasse in Italia, dandoti 10 consigli che potrebbero davvero tornarti utili.
Controllo di gestione mensile
Il primo suggerimento che desidero condividere con te riguarda l’implementazione di un controllo di gestione mensile. Ma cosa significa esattamente “controllo di gestione mensile”? Nulla di complesso. Si tratta semplicemente di creare un file Excel in cui vengono registrati, mese per mese, i ricavi e i costi della tua attività. Questa pratica ti consentirà di tenere traccia in modo chiaro dei ricavi e dei costi della tua azienda, suddivisi per ogni area specifica. Grazie a questa procedura, sarai in grado di prendere decisioni tempestive sia dal punto di vista fiscale che economico.
Organigramma aziendale
Il secondo suggerimento che vorrei fornirti riguarda la selezione attenta dell’organigramma aziendale all’interno della tua Società a Responsabilità Limitata (SRL). Cosa si intende con “organigramma”? Ci riferiamo alla struttura, ovvero alle quote societarie della tua SRL.
Se sei un individuo singolo, puoi tranquillamente costituire una SRL anche come società unipersonale, in cui tu sei l’unico socio e amministratore. Tuttavia, quando ci sono più soci all’interno della SRL, è essenziale definire un organigramma che stabilisca la percentuale delle quote societarie in modo tale da non ostacolare l’operatività della stessa SRL.
Ad esempio, quando il numero di soci è pari, è fondamentale garantire la presenza di una maggioranza. Questo significa che non ha senso dividere le quote in modo perfettamente equo (50% e 50%), poiché in caso di disaccordo tra i due soci, l’attività rischierebbe di essere bloccata. D’altro canto, quando si ha un numero dispari di soci, è possibile mantenere una divisione equa delle quote.
Compenso da amministratore
Il terzo suggerimento riguarda la determinazione di un compenso per l’amministratore. Ma cosa si intende con “compenso d’amministratore”? Questo rappresenta una retribuzione mensile erogata all’amministratore di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) in riconoscimento del suo contributo dal punto di vista organizzativo, gerarchico e delle responsabilità assunte.
Indennità chilometriche
Il quarto consiglio riguarda l’applicazione delle indennità chilometriche al compenso degli amministratori e ai compensi dei soci lavoratori.
Quando si eroga un compenso all’amministratore o ai soci lavoratori, è probabile che si muovano nel contesto delle attività quotidiane dell’azienda, comportando viaggi o spostamenti. Questo implica inevitabilmente spese legate all’usura del veicolo a loro intestato. Invece di erogare l’intero compenso in forma tradizionale, soggetto a contributi e trattenute IRPEF, è possibile suddividerlo. Una parte del compenso sarà erogata come compenso ordinario, soggetto a tasse e contributi, mentre la restante parte sarà erogata sotto forma di indennità chilometrica, esente da tasse e contributi.
Naturalmente, è essenziale determinare questa suddivisione in modo coerente con il chilometraggio effettivamente percorso, facendo riferimento alle tabelle ACI in base al veicolo utilizzato.
Indennità di trasferta
Il quinto consiglio verte sull’applicazione dell’indennità di trasferta all’interno del compenso degli amministratori, dei soci lavoratori o degli stipendi erogati ai dipendenti.
Durante una trasferta lavorativa, è possibile includere nel compenso una somma a titolo di indennità di trasferta, purché questa non superi il limite stabilito dalla normativa. Tale somma è esente da tasse e contributi, offrendo un vantaggio fiscale nell’ambito delle retribuzioni per le spese sostenute durante le trasferte lavorative.
Welfare aziendale
Il sesto consiglio riguarda l’applicazione del cosiddetto Welfare aziendale. Questa pratica offre alla società la possibilità di coprire alcune spese quotidiane dell’amministratore, socio o dipendente al posto del tradizionale compenso monetario. Questo approccio permette di fornire benefici tangibili ai membri dell’organizzazione, contribuendo al miglioramento del loro benessere e della qualità della vita senza necessariamente utilizzare un compenso finanziario convenzionale.
Non distribuire l’utile
Il settimo consiglio per ridurre il carico fiscale di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) è di considerare la possibilità di non distribuire l’utile. Di solito, l’SRL effettua la distribuzione degli utili alla fine dell’anno, i quali sono tassati al 24% a titolo di Imposta sul Reddito delle Società (IRES).
Tuttavia, se tali utili vengono mantenuti all’interno della SRL senza essere distribuiti, sono soggetti solo alla tassazione del 24%, e non si verifica un’ulteriore imposizione del 26% al momento della distribuzione ai soci. Evitare questa seconda tassazione significa ridurre significativamente il carico fiscale complessivo, che altrimenti si avvicinerebbe al 50%. È quindi cruciale considerare attentamente la gestione degli utili per ottimizzare la posizione fiscale dell’azienda e dei suoi soci.
Pianificazione fiscale, economica e finanziaria
L’ottavo consiglio è quello di attuare la pianificazione fiscale, economica e finanziaria, quindi creare un business plan che abbia un orizzonte temporale di tre anni dove andare a stabilire tutti gli investimenti futuri da effettuare.
Questo, combinato con il controllo di gestione ti permetterà mese per mese di correggere il tiro nel momento in cui le previsioni di un determinato incasso, un determinato fatturato o una determinata riduzione di spese non fossero rispettate. Ci può sempre essere qualche imprevisto nella vita di un’azienda, per cui è importante avere una corretta pianificazione.
Branding number
Il nono consiglio che desidero condividere riguarda l’importanza di considerare il “branding number” durante la crescita di un’azienda, che è uno dei capisaldi di Senza più confini. In molte situazioni, soprattutto quando si cerca liquidità per sostenere un investimento volto a incrementare il fatturato, è essenziale rivolgersi al mercato.
Se si prevede, ad esempio, di richiedere un finanziamento entro un anno, è cruciale sfruttare il Branding Number. Questo concetto implica la necessità di far emergere dal bilancio tutte le caratteristiche numeriche, quantitative e qualitative del progetto aziendale. Pertanto, è fondamentale concludere l’anno con un utile soddisfacente.
Inoltre, va notato che, nel contesto di una Società a Responsabilità Limitata (SRL), la redazione della nota integrativa all’interno del bilancio può essere opzionale in alcuni casi, quando la SRL è al di sotto di determinati requisiti di fatturato e attivo patrimoniale. Tuttavia, nell’ottica del branding number, il consiglio è di redigere sempre la nota integrativa, anche quando non è obbligatoria per legge. Questo documento descrittivo fornisce una spiegazione dettagliata del progetto aziendale agli stakeholder, facilitando così l’ottenimento di liquidità sul mercato.
Finanziamento buono e finanziamento cattivo
L’ultimo consiglio è quello di imparare a distinguere tra finanziamento buono e finanziamento cattivo, di cui abbiamo parlato qui.
Se desideri ulteriori informazioni o hai domande specifiche su argomenti particolari, saremo lieti di fornire ulteriori dettagli o chiarimenti.